Commentaria

14/02/2022

La crisi in atto: come affrontarla

Filed under: riflessioni — P.R.Pavia @ 1:05 PM

Momento purtroppo annunciato e ora arrivato?!

Lunedi 14-02-22 un anno per il cui arrivo in pochi hanno avuto i coraggio di fare auguri, tutti sapevamo che tutto sarebbe andato peggio ma la domanda è se sia causa del destino o se in tutto questo ci sarebbe stato il modo per fare un pochino meglio?

Quanto sta ora accadendo è serio e gravissimo in prospettiva e la sua gravità sta nel fatto che era tutto perfettamente evitabile?

Si secondo me era evitabile, ma ad una condizione …

Sino dagli anni 70, e di più ancora dagli anni 90 in poi serviva chiudere il rubinetto dal quale arriva l’acqua sporca del male che bagna i nostri pavimenti, quelli del mondo intero e si sarebbe solo così potuto in allora, già cominciare a cercare di asciugare il male iniziando dal cercare di capire il  come saper chiudere il rubinetto degli errori prima che fosse tropo tardi.

Soluzioni? Credo che ora resti solo la preghiera e cambiare i nostri animi dal male ai sentimenti del cuore e quindi a sentimenti di amore e chi può farlo lo farà certamente e chi non se la sente ancora almeno si immagini di provarci a farlo.

Simo arrivati alla grande esercitazione che il Cielo ci offre per comprendere i nostri errori, errori del genere umano verso se stesso.

Certamente è da crederci che questa esercitazione delle anime che ora stiamo per dover affrontare a titolo soggettivo credo che ci costerà piuttosto cara, ma vi espongo qui con un esempio come i problemi possano trovare soluzioni quando si è disposti ad affrontarli dal verso migliore e più adatto ed a partire dal cuore e non da altro che il cuore.

Ora una proposta: inflazione e pericolo di guerra come stabilizzare economia in modo che non si generi troppo dolore e che la fame non divenga il problema insuperabile di questo nuovo secolo:

Dobbiamo passare dal programma mentale razionale al programma del cuore e questo è il primo passo e poi ecco una idea concreta che può attenuare il male:

Mettere subito in atto in programma di accrescimento della produzione agricola usando le nuove tecnologie disponibili e cercando di rendere ogni zona il più possibile autonoma nella produzione dei beni di prima necessità.

Come finanziare tutto questo?

Mettendo in attivo le opere costruite e ripartendo il profitto al 50% tra capitale e lavoro insieme e collettività e stato dall’altro lato, “e niente più altre  tasse ma solo il 50%

meta a chi lavora e produce e per il capitale privato investito e la seconda metà per i servizi e per la collettività e per il capitale pubblico investito e per lo Stato tutto incluso.

Se non rendesse abbastanza si risolve con la nuova competizione tra umanità e ambiente e desiderio di vita e futuro per tutti senza conflitti.

I CONFLITTI DA DOVE NASCONO:

I conflitti nascono dalla paura di restare senza spazio e senza risorse, ma le risorse sono nella mente umana e nel pensiero del cosmo, COSMO ED AMBIENTE CHE OGNI GIORNO CHE PASSA SCOPRIAMO SEMPRE DI PIU’ DI ESSERE INFINITO IN OGNI DIREZIONE PENSABILE.

Quindi tutte le risorse che ci servono sono in noi e nell’ambiente stesso che si presenta come infinito e ricolmo di tanti infiniti, e dobbiamo solo trovare ed imparare ad usare quello che esiste e usarlo in modo circolare è il primo insegnamento.

“Quindi per loro natura per forza le risorse sono  infinite, fatto  salvo naturalmente il dettaglio non indifferente del dover prima imparare a trovarle e ad usarle senza farsi male.

Chiaro che questo obbiettivo sia materialmente preminente e che sia realizzabile unicamente in un ambiente di cooperazione e non certo in una condizione di perenne conflitto e lite  come la storia umana ci narra di essere sempre stato a memoria d’uomo dalle origini che conosciamo ad oggi mentre riflettiamo sul tema.

COSE MOLTO ATTUALI E CONCRETE E SOLUZIONI PERCORRIBILI SUBITO ED UTILI A TUTTI:

INFLAZIONE CRESCENTE COME AFFRONTARE IL PROBLEMA?

Qualcuno ha parlato di alzare i tassi, la soluzione molto ortodossa in questo omento non credo che potrebbe funzionare e penso ad una soluzione circolare che credo che funzionerebbe meglio

Ecco una idea:

Mantenere iva come è sino alla spesa individuale per famiglia di 1.000€

E poi aumentare IVA per esempio del 3% e destinarne il risultato a:

1.      1% al welfare minimo con nessun sotto la soglia di una vita umile ma normale;

2.      1% al ad un fondo startApp, per avvio di imprese piccole chiavi in mano e volte al recupero di tutti gli spazi agricoli disponibili con recupero parallelo del bosco metà agricoltura e metà bosco.

3.      1% al ad un fondo disponibile per tutte le idee utili qui non ricomprese

Questo progetto farebbe crescere rapidamente imprese piccole e la produzione e quindi farebbe diminuire la spinta inflativa che viene generata dalla insufficienza della produzione.

Non creerebbe alcuna depressione economica e nemmeno produttiva in quanto quello che prende lo ridarebbe in modo mirato al mercato spingendolo a costruire proprio quello che gli manca .

Sarebbe un piccolo esempio di economia circolare realizzata in piccolo..

Continua ……

16/05/2021

La guerra in medio oriente, e tutte le altre nel mondo; perché accade ?

Filed under: riflessioni — P.R.Pavia @ 10:51 AM

Oggi con il sistema culturale-e-socio-economico che abbiamo in uso nel mondo umano, la guerra purtroppo arriva inevitabile quale ultimo fattore di riequilibrio e la causa è di non aver previsto un sistema migliore ed alternativo di riequilibrio pacifico e costruttivo e quindi desiderabile per tutti.

Ma può esistere una possibile soluzione?

…….. si la abbiamo realizzata in tantissime cose umane quotidiane ma non siamo ancora riusciti a fare tale necessario miracolo per il mondo nel suo intero insieme.

Il primo passo che dobbiamo compiere come INTERA UMANITA’ non è parlare di pace, ma è parlare di alleanza e per parlare di alleanza serve EVIDENTEMENTE PRIMA DITUTTO

UN OBBIETTIVO …… un obbiettivo comune che non può prescindere dal primo degli obbiettivi

PRIMO DEGLI OBBIETTIVI che è quello forse banale ma necessario di poter tutti e tutti insieme sopravvivere e quindi dobbiamo scegliere e scegliere tutti insieme di agire con lo scopo necessario quotidiano di ri-creare quotidianamente le condizioni di cooperazione necessarie per poter sopravvivere tutti.

UN TEMPO QUESTO ERA MOLTO DIFFICILE A CAUSA DELLA QUASI TOTALE ASSENZA DI CONOSCENZE CAPACI DI GARANTIRE A TUTTI TALE RISULTATO.

OGGI E ANCORA PIU DIFFICILE PER LA COMPLICAZIONE DEL SOMMARSI DEGLI EFFETTI DEI NOSTRI PRECEDENTI ERRORI E DELLA NOSTRA INCAPACITA A POTER RISOLVERE TUTTI E TUTTI INSIEME IL MOLTIPLICARSI DEI PROBLEMICHE ABBIAMO

QUALE SOLUZIONE ALLORA, ? MORIRE TUTTI PER UNA GUERRA FINALE CHE TUTTO DISTRUGGERA OPPURE …

OPPURE; CAPIRE CHE NON SI PUO ASCIUGARE UN PAVIMENTO BAGNATO SE OLTRE AD ASCIUGARLO NON SI PROVVEDE ANCHE A CHIUDERE IL RUBINETTO DAL QUALE ARRIVA L’ACQUA CHE LO BAGNA.

Quindi dobbiamo trovare la origine del nostro male umano che ci colpisce in tutto il mondo e poi corretto il primo errore vedremo che la maggior parte dei problemi che ora abbiamo scomparirebbe quasi da solo e poi il resto forse sapremo risolvere anche quello.

Quale è il nostro obbiettivo sia individuale e sia quello di tutti noi esseri umani? tale obbiettivo è quello di vivere e di poter sopravvivere e vivere significa poter compiere in modo circolare e nel modo migliore possibile e quindi sostenibile il ciclo naturale delle nostre vite e poterlo fare senza distruggere il nostro ambiente ma semmai proteggendolo al massimo perché ciò è in assoluto NECESSARIO visto che dell’ambiente tutti noi siamo parte e frutto e che mai potremmo esistere se l’ambiente si modificasse troppo da quello che oggi esiste e che ci ha permesso di esistere .

Siamo fatti di l’acqua per esister in forma liquida e l’acqua esiste solo a determinate rare condizioni di ambiente e di pressione atmosferica.

In caso contrario saremmo giaccio o vapore acqueo e non saremmo più vivi.

Dunque ora lo capite che ci serve una regola fatta da regole circolari che permettano a tutti vite normali e naturali onde ottenere che tutti vogliano cooperare per evitare di diventare ghiaccio o vapore acqueo che è quello che ci accadrà se non inizieremo subito a realizzare i primi passi di questa alleanza per difendere il nostro ambiente e per difenderci nel nostro ambiente.

QUINDI BASTA PARLARE SOLO DI PACE!!! e dico QUESTO perché come per il caso del pavimento bagnato serve chiudere il rubinetto se vogliamo risolverei nostri attuali problemi che sono i problemi di tutto il genere umano.

Quindi ora iniziamo a parlare di ALLEANZA DI TUTTI GLI ESSERI UMANI CON IL PROPRIO AMBIENTE PER DIFENDERLO E per DIFENDERCI E PER POI DA QUI IN AVANTI DARCI UN SISTEMA

QUINDI SERVE UNA ALLEANZA DI TUTTI INSIEME E TUTTI ALLEATI PER SOPRAVVIVERE e poi generare un sistema socioeconomico ed umanista per vivere in un mondo da favola che è oggi possibile se solo andassimo a chiudere il rubinetto dal quale fuoriesce il male che avvelena il pianeta e l’umanità nel loro insieme che è una cosa sola che o esiste tutta in alleanza o tutto morirà tutto insieme e allora la pace la avremo ma sarà la pace eterna e quindi serve solo una alleanza di tutti gli uomini insieme e che simo solo parte dell’ambiente indivisibile da esso e dalla sua sopravvivenza.

Pierino e Camilla Labottiglia

Continua ……

11/12/2018

STRADE IN DISCESA

Filed under: riflessioni — P.R.Pavia @ 1:20 AM

Il Signor Pietro, un anziano agricoltore di un paesino dell’Alto Adige, un giorno riceve una lettera inattesa. Gli scriveva  un notaio di Trento e lo convocava per comunicargli di una eredità.   Dopo pochi giorni il Signor Pietro si trova seduto sulla sua bella  Mercedes 3000 nuova fiammante, appena ereditata.
Al suo arrivo in paese, tutti i compaesani, contenti della grande novità, lo accerchiano e si complimentano con lui.
Finiti i festeggiamenti e le libagioni, resta il problema dei costi di gestione. Solo di carburante un’ auto di tal misura e livello  aveva il suo bel costo.
Pietro ci riflette e comincia a pensare di vendere la sua auto. Ne parla con gli amici del paese, che invece ci tengono a questa cosa bella e  organizzano un incontro per decidere come poter sostenere i costi della vettura di Pietro, affinché questa resti in paese e tutti possano ammirarla e, in caso di bisogno, possano eventualmente averla in prestito e usarla.. Definiti i dettagli, decidono  di comunicarli a Pietro e per fare ciò, quale occasione migliore di un bel pranzo  per radunare tutti?
Arriva così il grande giorno del pranzo.  Il punto di incontro da dove poi partire  è il  Bar del Paese.  Pietro è tra i primi ad arrivare.  In  attesa che arrivino gli altri, qualcuno beve qualcosa, altri discorrono di auto e di pranzi, e qualcuno, intanto, rivolto  proprio a Pietro cerca di aiutarlo a convincersi definitivamente che vendere la bella auto sarebbe un errore per il paese intero.  “Ma cavolo!!!  Hai una delle auto più ambite del mondo e l’hai pure avuta gratis! E poi, non lo sai che Luigi il Trattore del Rifugio d’Alpe, dove tra poco andremo a pranzo, non solo serve ottimi piatti  ma  vende anche un talismano che permette alle auto di poter risparmiare sui costi della benzina?”
A questa notizia, che ha tutta l’aria di una esagerazione, Pietro chiede:  “Ma quanto costa  questa magia?”
E l’amico:  “15 € in tutto. 10 sono per il  pasto, che è ottimo come ben sai, e 5,  solo 5 per i talismano.  Dai, tanto adesso ci andiamo tutti e poi, una volta lì, chiediamo meglio. Vedrai che sarai contento!”
Intanto sono arrivati tutti e le varie vetture, con in testa quella di Pietro,  partono alla volta del Rifugio.
Si arriva,  si mangia bene,  si parla molto, e  si decide finalmente che l’auto non sarà venduta .
Arriva il caffè offerto dalla casa  e arriva anche  Luigi il Trattore.
Egli, insieme al conto, porta anche il famoso talismano con tanto di  contratto e garanzia.  Luigi in Trattore mostra a Pietro  oggetto, contratto e garanzia e lo invita  a leggere con molta attenzione prima di acquistarlo. Pietro legge attentamente tutto, inclusa la clausola finale  evidenziata in rosso che recita: “… il vostro nuovo talismano vi accompagnerà senza mai guastarsi  per tutta la vita, silenzioso e preciso, ma attenti perché per il suo migliore funzionamento lo dovrete utilizzare esclusivamente per le strade in discesa..”
Pietro è perplesso, così  Luigi interviene e gli spiega: “Guardi che  tutte le strade in salita sono pure in discesa e quindi Lei potrà usare il dispositivo ovunque e almeno sulla metà delle strade. Un bel risparmio non le pare?”
Pietro con il capo fa cenno  di sì,  ha capito, ma qualcosa non lo convince del tutto.
In aiuto di Pietro, e del lettore,  ecco che interviene un amico: “ Per farti capire meglio ti faccio un esempio.  Non lo sai che l’uso delle discese è più o meno come il sistema dei tagli in economia?  A furia di tagli certo che si risparmiano un sacco di soldi, poi però, a risparmi finiti si resta con una mano davanti e l’altra di dietro quando ci sono le salite da affrontare.   Invece con le discese è meglio,  è diverso!  Le discese non finiscono mai, e poi al massimo, quando non vi è alternativa,  ti aiuteremo a comperare  un po’ di benzina così il problema almeno al 50%  è risolto. Con metà spesa risali e poi una nuova discesa dove risparmiare prima o poi la trovi sempre”
L’ amico di Pietro aveva fatto un esempio calzante sebbene semplicistico:  in economia le cose sarebbero più complicate in quanto, finiti i risparmi (le discese) e morti di fame i cittadini,  il sistema, con il solo potere del talismano di Luigi il Trattore non lo ricostruisci più così facilmente.
In molti ormai si domandano come si possa andare avanti solo tagliando e risparmiando senza nuove entrate (la benzina per le salite). La soluzione sarebbe quella di  ridare a tutti un lavoro.  Solo che ora si domandano come fare per creare lavoro senza proporre idee creative ed investimenti..
Ecco, questo in economia è un serio problema che non hanno ancora risolto.
Il buon Pietro si convinse,  e con l’aiuto dei suoi amici, il talismano funzionò egregiamente fin dalla prima discesa dal rifugio al paesino. E anche dopo svolse il suo lavoro di ricordare a Pietro che in discesa si può non accelerare e risparmiare carburante per le successive salite.

Qualcuno domanda, ma quando saremo tutti in fondo all’ultima discesa senza benzina per risalire  come faremo a tornare su a casa nostra.
Semplice noo ?… basta attendere e così e senza più cibo e senza poter risalire …  chiaro che si va oltre il mondo presente e quando si è ormai diventati spirito, allora il problema è superato e si può risalire ovunque …. Vedete, parlando di economia forse è  questo verso cui ci mandano con il rigore ed i tagli?  Vedi, io capisco questo, se tagli una spesa on tagli solo la spesa ma è inevitabile che tagli pure le entrate che derivano da quella spesa e questo oltre che logico mi pare pure matematico, e allora che resta poi se non più debito, più fame e meno lavoro? Non ti pare che a furia di risparmiare e tagliare a restarci,  sia poi solo questo?
E che sia così lo ripeto, a me par logico, e sia perché così è già accaduto e sia perché  è logico  che ci siano sempre meno consumi se ci sono in giro sempre meno stipendi pagati   ecco così a me pare …. E tu cosa né pensi Pietro?
Pietro risponde ora così su due piedi proprio non saprei, ma forse potrebbe essere così ma non voglio pensarci ora, ci penserò domani dopo averci dormito su una notte intera.

Una riflessione con il lettore:

… e voi che avete letto la storiella di Pietro e della sua bella Mercedes 3000 cosa né pensate? Pensate che con la politica di più competizione e stipendi sempre minori, la crisi e le tante crisi avranno presto fine o temete come temo io che possiamo invece tutti potremmo finire in una discesa lunga da cui sarà poi impossibile risalire senza miracoli del cielo o senza che qualcuno ci regali la benzina?

E veramente pensate che qualcuno ce la regalerà … io non né sono sicuro, ma  a sensazione proprio non crederei che ce la regalerà proprio nessuno. Così temo io e voi?

Quindi non potrebbe essere meglio un mondo di cooperazione e competizione ma competizione non in discesa come fatto negli ultimi 10 anni, ma in salita cercando di accrescere il benessere delle persone e non la loro paura e la loro fame e levandogli il lavoro.

Cosa quella di distruggere il lavoro già esistente, che dove vi è solo il pensiero dei tagli e del rigore accade è già accaduta e resta molto difficile evitare che continui ad accadere.

Chiaro che poi accade, come è già accaduto, che le tante crisi si avvitano su se stesse e non solo per coloro che i tagli e il rigore hanno già ridotto alla fame, ma gradualmente per tutti e accade ed è già accaduto che chi ha perso impresa e lavoro non può più spendere e chi va ancora bene vedrà così i suoi ex clienti ora morti di fame, che se ancora vivi gli diranno solo un ciao, ma o non compereranno più la sua merce o la compreranno a credito ma poi non la pagheranno sino a che non avranno un nuovo lavoro ben remunerato che poi però non troveranno mai più in vita loro sintanto che vivremo nella filosofia del rigore e cioè della restrizione creditizia indifferenziata e a tutti.

E non ci sono solo i cosiddetti “padroni e impresari con le loro imprese” ma ci sono anche il loro personale dipendente e le loro famiglie e sono tutte e tante e tante persone che perdono il lavoro e che perdono il lavoro ogni volta che  una impresa che va bene viene fatta chiudere levandogli e senza suo motivo il credito.

Vedi caro lettore e anche caro Pietro penso ad esempio ad un mio amico che doveva ricevere un finanziamento che aveva la merce già acquistata e già anche venduta, e ormai solo da spedire e il finanziamento già deliberato da oltre un mese e solo da essere erogato ma poi tagli e rigore e Basilea, o non so cosa sia accaduto e che ora non ricordo bene, ma e senza sua colpa alcuna, più niente finanziamento e lavoro perduto, contratto perduto, merce perduta e così e senza colpa alcuna, e da un momento all’altro,
vita cambiata e da tanto lavoro e vita dignitosa e con un buon futuro
si è invece ritrovato nel  disastro indotto da terzi e senza poter far nulla per poterlo evitare.

Disastro per la sua impresa e per il suo lavoro e per le FINANZE stesse dello Stato Italiano che lasciando accadere questo in migliaia di casi analoghi a questo, ha lasciato chiudere migliaia di imprese e perdere così decine di migliaia di posti di lavoro, cosa questa che in 10 anni con  questa idea e filosofia ha portato l’Italia in una discesa verso un luogo dal quale diviene ogni giorno più difficile sperare di poter risalire, quindi penso che competere vada pure bene, ma non se si compete per andar sempre peggio,
ma per risalire serve credito.
… e non si risale se non si da il denaro necessario a chi il lavoro lo ha già e rischia che gli venga levato levandogli dall’oggi al domani e per legge o per errore il credito necessario a poter continuare a lavorare anche il giorno dopo.

Quindi il pareggio di bilancio è poco e serve ora un grande attivo di bilancio e l’attivo di bilancio lo ottieni solo se permetti il lavoro e il lavoro lo permetti solo se dai credito a chi ha lavoro
e invece e da ormai oltre 10 anni e con la scusa del debito stiamo levando credito e lavoro alle nostre imprese sopravvissute alla cura, e questo è accaduto e forse sarebbe meglio che perlomeno non accadesse più ed ancora per altri 10 anni … ecco ora credo proprio che lo abbiano compreso proprio tutti che ammesso che sia mai servito a qualcosa, ora proprio non serva più la filosofia del tagliare.

Ora quel che serve è di creare occasioni di lavoro è questo che va fatto ….. ma per ricostruire un mercato serve ricostruire anche una domanda interna, altrimenti poi le imprese ricostruite chiudono subito e di nuovo se i loro ex clienti anche loro non trovano più un nuovo lavoro.

Scusate ma qui ho il buon Pietro che forse vuole fare ancora una domanda, ecco sentiamo cosa ci chiede,

…. Ma,volevo solo dire una parola sullo stipendio di cittadinanza e sul credito alle imprese, so che gli Stati stessi si comportano a volte così, danno un credito di spesa ad uno Stato estero a condizione che quel credito lo venga a spendere nel medesimo paese che gli ha dato il credito. Lo so solo perché il mio parente, quello che mi ha donato la mia attuale e bella Mercedes, era stato un pezzo grosso in una ambasciata e si occupava di queste cose aveva incarichi importanti, lui.
E un giorno che ci eravamo trovati  e si tratta di ormai tanti e tanti anni fa e di quando Lui era venuto al Paese natio e lo avevo incontrato, e non avevo ancora terminatole scuole superiori e lui dopo averne parlato a mio padre e mia madre mi aveva parlato e proposto di andare da lui quando avessi terminato gli studi e lui mi avrebbe avviato così ad una carriera interessante come la sua.

I miei genitori mi avrebbero lasciato per il mio bene, ma quando venne il momento fui io che non volli lasciare i miei luoghi i miei amici e restati la dove ero nato, e a conti fatti mi era andate bene egualmente e le persone care che avevo avevano avuto la gioia di avermi vicino e questo era stato bello per loro ma anche per me e il lavoro li in montagna non ci è certo mai mancato e morti di fame non siamo mai stati e mai diventati.

Però mi ricordo che di quella cosa Lui mi aveva parlato, a lungo, e mi aveva spiegato la grande importanza etica del suo ruolo e me lo aveva spiegato narrandomi di come dei Pesi dove non avevano nulla erano stati sollevati e liberati da fame e malattie con il dar loro insegnamento esempi tecnologie e credito, e ancora credito e come da quel credito né fosse venuto un bene per loro ma anche per coloro che il credito lo avevano dato ed offerto.  Mi aveva spiegato che le risorse si trovano nell’ambiente e che quindi ci sono quasi sempre in abbondanza, ma da sole se non utilizzate non servirebbero a nulla ed a nessuno, e mi aveva spiegato che con il dar loro il credito si metteva in moto un meccanismo virtuoso che valorizzava le risorse, non utilizzate ancora, che creava lavoro e ricchezza e benessere a tutti.

Gli avevo chiesto se questo era vero anche in agricoltura e mi aveva detto di si e che quella di valorizzare territori ed agricoltura era una delle prima cose che lui faceva. Mi aveva spiegato che vi era gente poco a modo che sfruttava le cose  distruggeva le foreste e creava più danno che non ricchezza, ma lui non lo faceva e chi gli dava il lavoro operava con attenzione a non creare danno ambientale e mi aveva snocciolato un lungo interessante esempio di luoghi  di Paesi dove aveva lavorato portando benessere .

Ecco e mi scuso se l’ho fatta un po’ lunga,  ma sapete, sono bei ricordi di gioventù dei quali riparlo volentieri e vengo al punto, perché non pensare al reddito di cittadinanza ma in parte almeno anche sotto forma di credito alla spesa, e cioè non dando proprio il denaro ma un credito di acquisto presso determinate imprese Italiane disposta a partecipare a questo ?

Ecco ho già terminato e penso che così la crescita sarebbe assicurata in quanto il reddito di cittadinanza diverrebbe anche un finanziamento diretto alle imprese partecipanti e la crescita sarebbe così certa e non solo probabile.

Ecco e scusatemi per questa mia forse stupida interruzione, ora devo andare a governare la mia piccola stalla, ho anche la mucca in cinta e va controllata e seguita, si è parte del mio lavoro e da parte mia non va certo trascurato, altrimenti in fondo alla discesa poi a restarci potrei essere io è questo il mio lavoro e so come farlo e come così facendo, so come risalire dalla fine di ogni discesa.

Sì, lo faccio lavorando in campagna questo è sempre stato sino ad oggi possibile, è fatica, ma ci si vive.

Ora, ora quindi vi saluto e buon lavoro anche a voi e ancora una cosa salutandovi vela voglio dire ancora,
… e qui anche da noi in Italia ora come ora credo, che serva gente che le sappia valorizzare ed utilizzare le tante idee che qui nascono di continuo e con queste anche i tanti talenti dei nostri giovani, credo che facendo questo e valorizzando così anche i nostri giovani e aiutandoli a restar qui come ho fatto io e aiutandoli qui a trovar lavoro potremo tagliar di meno e lavorar di più e ci troveremo, credo io e prima che non si dica, fuori della crisi e delle tante crisi in atto, e senza dover far molto salvo lavorare consumare e vivere insieme.

Scusate, ma ora vado, veramente vado prima che mi nasca il vitello la mia brava Teresina, la mia mucca da latte, ha sempre bisogno di me personalmente quando deve affrontare cose importanti come questa,
sapete mettere al mondo un vitello non è mica uno scherzo, non che non lo è … ecco ciao a tutti, ora proprio vado … arrivederci e grazie di tutto.

© Piero Riccardo Pavia

11/07/2018

Auto elettriche, auto ibride

La Stampa Motori – l’Ue spinge per la diffusione. Ma per i costruttori “sono ancora macchine per ricchi”

Ho una vecchia vettura a benzina, un antiquariato affettivo,  e desideravo farle aggiungere un motore elettrico. Il posto c’è e pensavo che il problema ulteriore fosse avere solo il denaro, cosa questa oggi difficile.  Ho scoperto invece un altro ostacolo normativo che al momento appare insuperabile. La legge in vigore non permetterebbe di trasformare un’auto  in ibrido, ma permette di trasformarla in un’auto a sola trazione elettrica. Con una trazione solamente elettrica, il costo di installazione potrebbe dare un risultato praticamente non così conveniente, poca autonomia e difficoltà di ricarica, che in questo caso non sarebbe  più possibile fare attraverso l’uso del proprio stesso motore a scoppio. Chiedo quindi che qualcuno si faccia carico di far modificare la legge onde permettere tale, allora si, praticabile la trasformazione in ibrido con il vantaggio di poter  utilizzare la vettura nei lunghi percorsi con il motore originale e di poter utilizzare la medesima vettura  in città con il motore elettrico riducendo così non solo i costi di esercizio ma soprattutto l’inquinamento. Ciò creerebbe anche nuovo lavoro. Penso che questa ipotesi di soluzione non dovrebbe portare pregiudizio nella vendita del nuovo in quanto interesserebbe fasce di consumatori che nella maggior parte dei casi non sarebbe in condizioni di acquistare una nuova auto. Mi farebbe piacere avere dei pareri su questa proposta ed idea
Grazie.

29/01/2017

La La Land & Ballando sotto le stelle a noi Prossime

Filed under: riflessioni — P.R.Pavia @ 5:48 PM

REALMENGYNIUS- NOSTRADAMUS

lalande21185C’è una stella ,un altro sole, proprio come la nostra stella da cui il nostro pianeta terra riceve la luce e il calore e così come la città delle stelle stars del firmamento holliwoodiano americano : Los Angeles – ha oggi la stella più luminosa di Star La Land l’artista a Emma Stone che ha guadagnato ad oggi 14 Nomination(come Titanic)che brilla così sul flag Usa dell’anfiteatro scenico globale , quale prossimo movie di iperfantasia. Ma di stelle ce ne sono tante nell’anfiteatro sociale secondo il movimento o cinesi della Cinque “V” stelle !

21185star

E che con la Semantica oltre l’Astronomia,il nome delle stelle ancora ci sorprende e ci illumina perché il cielo vuole infatti che tra le stelle prossime al nostro Sole , vi sia un sole che porta proprio questa siderale nomea. E’ la stella che fa parte del gruppo di stelle minori…

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